venerdì 11 dicembre 2009

Auguri! : - )) "en ouvrant un tiroir..."

Caro P.,
devo ammettere che sono di carattere troppo orgoglioso e incline, non troppo, ma incline al pessimismo. Fortunatamente c’è in me, oggi, una ragionevolezza che mi protegge. Nel caso dello scrittore padano di cui ti ho accennato , mi stava succedendo un fatto analogo alla storia dei cucchiaini, che mi è capitata in gioventù.
Devi sapere che nel lontano 1972, in occasione del matrimonio di una cugina, la Tilde di La Bimba Nara, le ho regalato un servizio di posate da dessert silverplated, per fortuna. Era ben confezionato nella sua scatola blu foderata di raso bianco, come d’usanza. Una cosa dignitosa! L’ho avvolto in carta da pacchi, legato con lo spago, messo il piombino in una cartoleria e con il pacco pronto mi sono presentata allo sportello pacchi dell’ufficio postale. La Tilde, come ricorderai, si era trasferita in Piemonte.
L’impiegato, un esemplare di maschio tipicamente meridionale, azzarderei siculo per le caratteristiche epidermiche e la plasticità corporea, nonché lo sguardo, filtrante un retro-pensiero sibillino d’eredità saracena, volle conoscere la natura del contenuto.
Io, ingenua, in fondo eravamo pressoché colleghi, gli dissi senza reticenze una mezza verità, volendo spedire il regalo come pacco ordinario, che conteneva dei semplici cucchiaini da caffè.
Scrisse di suo pugno: “campione senza valore”.
Il pacco non arrivò. La cugina mi tolse piano piano l’amicizia. Io non le chiesi nulla: scontro di orgogliosità!
Dopo molti anni la madre mi disse che non l' avevano mai ricevuto … Ciò che non poté l’affetto, poté l’orgoglio e l’avido impiegato: com’è strana la vita!
Con lo scrittore padano ho messo da parte l’orgoglio, cosa che avrei dovuto fare anche in passato! Tutto è stato chiarito.
***
Anche con te metto da parte l’orgoglio e ti chiedo:
" Come mai non ti fai più vivo? ".
Sempre con amicizia.
Buon Natale!

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