martedì 29 dicembre 2009

Pensieri

Foto di Paolo Benini
Poco fa, mentre sorseggiavo la mia porzione di caffè “tripla” seduta comodamente sul divano, guardavo le immagini scorrere sul televisore e ho fatto talmente tanti pensieri! In pratica ho scritto un libro nella mente.
Ero in un paese antico della Grecia, un paese isolato e mi chiedevo come sarebbero potuti arrivare i miei farmaci salvavita.
E mi dicevo che in quel paese isolato, tranquillo, esclusivamente fatto di natura, non avrei più avuto bisogno di farmaci: sarei guarita e quindi rinata.
E mi vedevo immortale nella mia vecchiaia: ero la dea della vecchiaia.
E mi dicevo che avrei fatto a meno del Computer, appendice della mia conoscenza. Avrei avuto solo la mia mente e la mia anima, per scrivere... fors'anche sulla sabbia.
E avrei scritto tutto quello che la mia memoria mi avrebbe concesso. Sarei stata la vera Nounours, con la sua vera conoscenza, con la sua vera unicità: non una copia di quello che vorrebbe essere o di quello che avrebbe potuto essere.
E avrei scritto, al mio professore di filosofia, che mi trovavo alla ricerca di me stessa. Lo avrei ringraziato di tutti questi anni di lezioni che mi hanno aiutato a capire le cose importanti da capire. Gli avrei mandato le frasi della mia anima.
E mi dicevo che lui le avrebbe senz’altro capite.
E mi chiedevo se le avrebbe lette durante una lezione. Sarebbero state senza dubbio sgrammaticate ma autentiche: avrei offerto l’autentica me stessa senza aiuti, senza filtri.
E mi sono detta, sì, che le avrebbe lette.
La nostra vera essenza è preziosa per noi ma anche per gli altri, reciprocamente
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