Ciao Aldo
Non riesco a frenare le
lacrime e mi sento come se il dolore patito negli ultimi tempi culminasse in
questo pianto dirompente, a seguito della triste notizia della tua morte Aldo
carissimo. Ho perso un buon amico che ha sempre saputo trovare parole appropriate,
delicate e generose sulle vicende della nostra vita che avevamo il privilegio
di confidarci. E anche ora, che è iniziato il silenzio, ti sento vicino. Sei e
resterai sempre qui, nel mio ricordo e nel mio cuore. Anche mio marito e i miei
figli ti avranno nei loro pensieri, ho parlato loro di te e ho letto loro i
tuoi racconti, non tutti ma abbastanza perché ti conoscano.
Aldo, hai saputo far sentire
preziosa e unica l’amicizia di ognuno di noi. Sei stato una grande persona,
rigorosa e rispettosa dei sentimenti. Relegavi le manchevolezze nell’ambito
dell’ironia e la comicità della vita, con la leggerezza necessaria al vivere
giorno dopo giorno.
Aldo, ti ringrazio per la tua
presenza attraverso il blog e per quella personale nel nostro unico incontro a
Roma, alla libreria Altroquando, e per le tante conversazioni telefoniche
intercorse in questi otto anni di amicizia. E ti ringrazio per averci deliziato
dei tuoi racconti di una Roma d’altri tempi, i nostri tempi! Leggendo i tuoi
racconti, camminavamo sottobraccio a te per le vie della capitale, sentendoci
romani anche noi.
Scusami se parlo al plurale,
ma credo sia stato un sentimento che coinvolgeva tutti noi lettori e amici.
Grazie di tutto , Aldì! Ti
auguro di aver raggiunto un luogo in cui sia possibile continuare a raccontare
e stare allegramente in compagnia, aspettami caro amico.
Ti voglio bene e ti abbraccio
Nou